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Bebè con troppe lacrime? La stenosi del canale lacrimale (dacriostenosi)

La stenosi del canale lacrimale (o dacriostenosi) è un disturbo che colpisce i bambini, soprattutto i neonati. Può essere congenito o aquisito ed è causato dalla chiusura, totale o parziale, del dotto lacrimale, cioè il canale attraverso cui le lacrime defluiscono nel naso.
Molteplici le cause che possono provocare una stenosi del canale lacrimale. Per questo motivo, prima di procedere con terapia osteopatica, è fondamentale una puntuale diagnosi clinico-pediatrica per escludere infezioni che richiedono trattamenti specifici. Ben venga anche il parere del oftalmologo.



 

Dacriostenosi neonatale come fattore di rischio per il tuo bambino

L’occlusione del canale naso-lacrimale in età pediatrica, se trascurata può causare infezioni e dolori ai distretti interessati, perciò non va mai sottovalutata. Se nelle prime settimane di vita il tuo bambino manifesta un’eccessiva lacrimazione in uno o in entrambi gli occhi con secrezioni di pus e/o viscose, è molto probabile che si tratti di stenosi del dotto lacrimale.  

Un disturbo comune che spesso affligge i nostri piccolini

Alla materna o all'asilo, nel parco giochi o al supermercato o per strada, alzi la mano chi di voi non sia capitato di vedere bimbi molto piccoli, solitamente nella fascia di età 0 e 36 mesi, con uno o entrambi gli occhietti semichiusi, con quella secrezione lacrimale appiccicosa che ricopre in tutto o in parte le palpebre, formando un residuo solido giallognolo detto "cispa".

Nei casi più lievi l'ostruzione congenita si risolve spontaneamente
a circa 6-9 mesi di età e il trattamento osteopatico di digitopressione
eseguito in corrispondenza del sacco lacrimale aiuta a risolvere l'ostruzione.

Nei casi gravi si risolve ambulatorialmente mediante decompressione
chirurgica allo scopo di creare un canale di comunicazione tra
la fossa nasale e il sacco lacrimale.



Alcuni segni caratteristici

Se il neonato ha occhi rossi e palpebre gonfie, eccessiva lacrimazione nell’occhio interessato (epifora), quando il bambino piange e il nasino che non cola dalla narice dello stesso lato dell'occhio ostruito, proprio perché non riesce ad imboccare il canale di scolo, esattamente come le grondaie ostruite. Altre caratteristiche:

  Occhi acquosi ed eccessiva lacrimazione (epifora);
Infiammazione e infezioni ricorrenti (le infezioni possono essere sia una causa che una conseguenza dei dotti lacrimali ostruiti);
Accumulo di muco, dolore e gonfiore;
Visione sfocata.


Che cosa causa l’ostruzione dei dotti lacrimali?

I dotti lacrimali possono essere ostruiti per svariate ragioni. Tra le più frequenti troviamo:

Ostruzione congenita (si verifica nei casi in cui la valvola di Hasner non si è aperta alla nascita): alcuni bambini nascono con i dotti ostruiti. Questo problema potrebbe essere dovuto a dotti non completamente sviluppati o anomali oppure a problemi di sviluppo della struttura del viso e del cranio;
Restringimento dei dotti: gli orifizi dei dotti lacrimali possono essere troppo stretti, aumentando le probabilità di ostruzione;
Infezione e infiammazione: infezioni e infiammazioni dei dotti lacrimali, degli occhi e del naso sono tutti fattori che possono causare un’ostruzione dei dotti lacrimali. Allo stesso modo l’ostruzione dei dotti lacrimali può causare un’infezione e un’infiammazione.
Lesioni e traumi al viso: qualsiasi lesione che interessi i dotti lacrimali o la struttura ossea che li circonda può causare un’ostruzione.
L’ostruzione dei dotti lacrimali spesso è anche la conseguenza di parti traumatici (troppo lunghi ma anche troppo veloci) che possono alterare la dinamica cranica e di conseguenza anche alcune funzioni fisiologiche come la lacrimazione.


 .

Il regolare massaggio del sacco lacrimale

Il massaggio del sacco lacrimale è una manovra di decompressione manuale semplice, ma che non va improvvisata: il genitore deve impararla dal pediatra o dall'osteopata e poi eseguirla in prima persona 4-5 volte al giorno con le mani ben lavate, esercitando per qualche secondo una lieve pressione sul sacco lacrimale, con un dito posto tra la radice del naso e l’interno dell’occhio.


Cosa può fare l'Osteopata?

Escluse cause batterico/virali o di natura oto-oftalmica, è possibile ricorrere al trattamento manipolativo osteopatico. Come per ogni strumento, esso è specifico ad esempio nell’aiutare a migliorare la dinamica delle ossa craniche e il drenaggio del viso e del collo.

L’osteopata, tramite la palpazione, valuta la mobilità e la cinetica delle ossa del cranio del bimbo soprattutto quelle che formano l’orbita e quelle che accolgono il canale lacrimale; dopo questa valutazione con manovre dolci tratta il cranio del neonato per migliorare la cinetica cranica, il drenaggio del canale lacrimale, del viso e del collo.

NOTA: L'osteopatia non sostituisce le terapie medicali per le patologie che richiedono in maniera specifica tali interventi. È richiesto un altro approccio, di natura medica, laddove sia in corso - ad esempio - una infezione batterica.


© Riproduzione vietata. Questo articolo ha solo fine illustrativo e non sostituisce il parere del medico. Non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.

 

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