
DIFFICILE DA CREDERE: Nella cavità orofaringea (sul toro tubarius o tuba uditiva di Eustachio, la struttura anatomica formata dalla cartilagine che sostiene l'ingresso della tuba uditiva nel rinofaringe) sono state scoperte due ghiandole dalle funzioni sconosciute.
Le ghiandole non possono essere viste con metodi convenzionali di imaging medico come ultrasuoni, scansioni TC (topografia computerizzata) o MRI (risonanza magnetica), hanno detto gli autori dello studio; infatti queste ghiandole sono state identificate solo quando i medici hanno utilizzato un nuovo tipo di scansione avanzato chiamato PSMA PET / CT utilizzato per rilevare la diffusione del cancro alla prostata.
In base alla loro posizione anatomica sulla tuba uditiva propongono quindi di nominarle “ghiandole tubariche”
Image credit: Radiotherapy & Oncology DOI:https://doi.org/10.1016/j.radonc.2020.09.034 (work licensed under Creative Commons Attribution 4.0 License)
Una nuova entità anatomica e funzionale
Secondo gli scienziati le immagini mostravano“tessuto della ghiandola salivare (altamente concentrato bilateralmente vicino alla tuba), con aperture del condotto drenante macroscopicamente visibili verso la parete nasofaringea. Questi risultati supportano l'identificazione delle ghiandole tubariche come una nuova entità anatomica e funzionale, che rappresenta una parte del sistema delle ghiandole salivari” La più grande scoperta da decenni a questa parte...
Image credit: Radiotherapy & Oncology DOI:https://doi.org/10.1016/j.radonc.2020.09.034 (work licensed under Creative Commons Attribution 4.0 License)
La scoperta è stata "elettrizzante" ma gli autori all'inizio erano “un po’ scettici”, ha detto l'autore principale dello studio Matthijs H. Valstar, un chirurgo del dipartimento di oncologia e chirurgia della testa e del collo presso il Netherlands Cancer Institute.
"Pensavamo che non fosse possibile scoprirlo nel 2020", ha detto Valstar. "È importante che sia replicato e dovrebbe essere fatto con diverse serie di pazienti. È importante avere la conferma dei nuovi risultati medici. Risparmiare queste ghiandole nei pazienti che ricevono radioterapia può fornire un'opportunità per migliorare la loro qualità di vita.”
NOTA: L'osteopatia non sostituisce le terapie medicali per le patologie che richiedono in maniera specifica tali interventi.
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