Spesso le neo mamme utilizzano il rumore bianco per addormentare i loro bimbi ma attenzione a non esagerare: alcuni studi hanno dimostrato che l’utilizzo eccessivo del rumore bianco può essere dannoso per l’udito e per lo sviluppo del linguaggio.
Che cos'è il rumore bianco?
in fisica acustica, un rumore è detto bianco quando comprende tutte quelle frequenze che vanno da 20 Hz a 20 kHz, e ha un'intensità simile per ciascuna frequenza, cioè un suono uniforme, piatto e indefinito. Il rumore bianco quindi è suono continuo e mono tono, come ad esempio quello della lavatrice o della radio accesa non sintonizzata. Praticamente un suono indifferenziato.
Perchè può essere dannoso?
Per capire ciò bisogna sapere che cos’è una area (o mappa) cerebrale e cos’è il periodo critico.
L'area o la mappa della corteccia cerebrale (adesso mi riferisco specificatamente all’area uditiva) è la zona incaricata di ricevere, gestire, elaborare e comprendere le stimolazioni uditive, che, una volta passate attraverso il condotto uditivo, giungono alla corteccia cerebrale uditiva.
Il periodo critico è quindi una finestra temporale nel corso dello sviluppo nel quale l'individuo apprende con facilità semplicemente esponendosi agli stimoli sensoriali esterni.
Alla nascita le mappe cerebrali sono abbozzate e indifferenziate.
Secondo alcuni autori (vedi M. Mezernich, P. Tallal, B.Jenkis) , nel periodo critico, quando la struttura delle mappe cerebrali viene “informata” delle prime esperienze del mondo esterno, l’abbozzo iniziale delle mappe diventa più dettagliato e differenziato; la differenza tra la plasticità tipica del periodo critico e quella dell’adulto è che nel bambino le mappe cerebrali possono essere modificate semplicemente con l’esposizione al mondo esterno.
Alcuni studi di Mezernich e all. hanno dimostrato che l’ esposizione continua al rumore bianco conduce ad un termine prematuro del periodo critico , prima che le mappe cerebrali si siano differenziate pienamente e la non completa differenziazione della corteccia aiuterebbe a spiegare alcuni dei problemi di apprendimento soprattutto quelli legati al linguaggio (al processamento fonologico).
Cosa può fare l'osteopatia?
Dopo l’esclusione di patologie importanti da parte del pediatra, l’intervento dell’osteopata può essere di grande aiuto per ritrovare il giusto ritmo sonno-veglia. Con tecniche dolci mirate a migliorare la mobilità delle strutture compromesse l’osteopata aiuterà il bambino a ritrovare armonia ed equilibrio.
Bibliografia
Mower G. (1991) “The effect of dark rearing on the time course of the critical period in cat visual cortex”. Developmental Brain Research.
https://pediatrics.aappublications.org/content/133/4/677
Disruption of primary auditory cortex by synchronous auditory inputs during a critical period
Li I Zhang 1, Shaowen Bao, Michael M Merzenich
Influences of un-modulated acoustic inputs on functional maturation and critical-period plasticity of the primary auditory cortex
X Zhou 1, N Nagarajan, B J Mossop, M M Merzenich
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18304741/
NOTA: L'osteopatia non sostituisce le terapie medicali per le patologie che richiedono in maniera specifica tali interventi.
© Riproduzione vietata. Questo articolo ha solo fine illustrativo e non sostituisce il parere del medico. Non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.