Osteopatia e Dentosofia. Una collaborazione per il tuo benessere
Presso il nostro studio, oltre alla collaborazione con l'ortodonzia classica, trovi le competenze mirate per lavorare in tandem con la dentosofia. La dentosofia è una terapia dentale che stabilisce il legame tra la nostra bocca e il resto del nostro corpo, fisico, organico e psico-affettivo. È una terapia dentale innovativa, caratterizzata da un approccio olistico all'arte odontoiatrica. Utilizza tecniche funzionali ed esplora il legame tra la proporzione della bocca, l'equilibrio umano e, in senso lato, l'equilibrio del corpo e della mente.
Di cosa si occupa principalmente la dentosofia
› Dolori mandibolari
› Digrignare i denti (bruxismo)
› Malocclusione dentale (morso chiuso, inverso, morso crociato, ecc).
Cosa fa l'Ortodontista
A seguito del trattamento osteopatico, l'ortodontista provvederà ad applicare gli attivatori cranio-occlusali in base alle problematiche della bocca riscontrate. Questa parte del trattamento viene eseguita presso lo studio del medico ortodonzista. L’attivatore è lo strumento di lavoro dell'ortodontista per i riallineamenti occlusali e l'armonizzazione della crescita scheletrica. Gli attivatori sono mobili, solitamente di plastica trasparente. L’uso degli attivatori è accompagnato da manipolazioni osteopatiche per rinforzare i muscoli della bocca e della faccia, per migliorare la respirazione e la deglutizione.
Esempi di attivatori:
Nei trattamenti di ortodonzia classica, il lavoro osteopatico si esegue prima dell'intervento.
Al contrario, nel trattamento con la dentosofia, il contributo dell'osteopata avviene durante il periodo nel quale si indossa l'attivatore.
I principali difetti ortodontici
MORSO INCROCIATO
Quando i molari chiudono, ma qualche dente superiore chiude internamente a quelli inferiori.
MORSO APERTO
Quando i molari chiudono tra loro, ma i denti anteriori non si toccano.
MORSO PROFONDO
Quando i molari chiudono tra loro, ma gli incisivi superiori coprono eccessivamente quelli inferiori.
Malocclusioni
La malocclusione (chiusura sbagliata) è una disarmonia delle arcate dentali e/o delle ossa mascellari. Le varie mal posizioni che i denti possono avere (rotazioni, affollamenti, inclinazioni errate, spaziature, ecc.) causano problemi di contatto tra i denti dell'arcata superiore e quelli dell'arcata inferiore, con conseguenze estetiche e di masticazione, che necessitano di cura da parte di uno specialista in ortodonzia (termine che significa “denti dritti").
La causa di molte malocclusioni è ereditaria, ma altre si sviluppano a causa di una cattiva respirazione a bocca aperta e per il protrarsi di abitudini come il succhiamento del dito o del succhiotto di gomma.
Tipi di malocclusione
PRIMA CLASSE
L'arcata superiore è in posizione corretta rispetto a quella inferiore, ma i denti sono affollati, o storti.
SECONDA CLASSE
L'arcata superiore è troppo in avanti o quella inferiore è troppo indietro (prognatismo mascellare).
TERZA CLASSE
L'arcata inferiore è troppo in avanti, o quella superiore troppo indietro (prognatismo mandibolare).
Bruxismo
È l’abitudine di digrignare e serrare i denti in modo perlopiù involontario. È una disfunzione talmente diffusa nella prima infanzia da ritenersi normale.
Dopo la permuta può essere segno di malocclusione e di ipertono muscolare. Oggi, forse a causa dello stress è in aumento anche tra gli adulti, come i “click” articolari. Assottiglia lo smalto dei denti per usura, determina dolore ai muscoli masticatori e disfunzioni dell’articolazione della mandibola.
Si ricorda di consultare sempre l'Ortodontista e gli eventuali specialisti che hanno in cura il bambino prima di iniziare i trattamenti osteopatici.
NOTA: L'Osteopatia non sostituisce la terapia ortodontica dell'età evolutiva per le patologie che richiedono in maniera specifica tali interventi.
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